Scaffalature porta pallet. Guida tecnica INAIL per la scelta, l’uso e la manutenzione

È stata pubblicata la guida tecnica dell’INAIL “SCAFFALATURE PORTA PALLET – Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione”.

Il documento non vincolante ha lo scopo di fornire una guida per la scelta, l’uso e la manutenzione delle scaffalature porta pallet da utilizzare nei luoghi di lavoro.

Frutto della collaborazione Inail-ANIMA, rappresenta una sintesi “operativa” dei riferimenti legislativi e normativi che regolano il settore delle scaffalature porta pallet e indica una metodologia per l’analisi dei rischi connessi al loro utilizzo, utile anche per l’analisi di altre tipologie di scaffalature industriali. È rivolto principalmente ai datori di lavoro e ai lavoratori, ma tutte le figure professionali coinvolte nella progettazione, fabbricazione, montaggio, utilizzo, manutenzione, smontaggio e riconfigurazione della scaffalatura possono trovare utili indicazioni.

COSA È UNA SCAFFALATURE PORTA PALLET

Le scaffalature porta pallet sono sistemi di stoccaggio progettati per immagazzinare unità di carico pallettizzate, composti da un numero minimo di elementi strutturali con possibilità di personalizzazione, utilizzate nei luoghi di lavoro per lo stoccaggio di materiali di diversa tipologia e scelte per la loro facilità di montaggio e la eventuale riconfigurazione e ricollocazione.

Tali aspetti possono indurre i datori di lavoro e i lavoratori a sottovalutare i rischi connessi al loro utilizzo e a ignorare i criteri per una corretta scelta, uso e manutenzione in relazione alle caratteristiche dell’ambiente lavorativo, degli oggetti da immagazzinare e alla loro idonea modalità di movimentazione.

SCOPO DELLA GUIDA TECNICA INAIL

Il presente documento, a carattere non vincolante, ha lo scopo di fornire un indirizzo per la scelta, l’uso e la manutenzione delle scaffalature industriali da utilizzare nei luoghi di lavoro. Il documento riguarda le scaffalature porta pallet statiche utilizzate con attrezzature meccaniche di movimentazione a guida manuale quali per esempio impilatori, carrelli elevatori controbilanciati o retrattili, carrelli trilaterali con uomo a bordo o a terra. Obiettivo del documento è anche quello di indicare una metodologia per l’analisi dei rischi connessi all’utilizzo di questa tipologia di scaffalature e per l’individuazione e attuazione delle adeguate misure di prevenzione e protezione per garantire il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza.

COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO

Il datore di lavoro deve:

  • individuare le esigenze di stoccaggio. Avvalendosi eventualmente del redattore delle specifiche, prepara una lista delle informazioni rilevanti ai fini della progettazione della scaffalatura e del suo impiego in sicurezza.
  • verificare l’idoneità strutturale del sito, con particolare attenzione alla consistenza della pavimentazione e all’ubicazione degli accessi e della impiantistica aerea; sceglie la soluzione più idonea e sottoscrive un contratto con il fornitore prescelto.
  • designare il PRSES, persona responsabile per la sicurezza delle scaffalature con il compito di controllarne la sicurezza e l’efficienza mediante ispezioni pianificate e registrate e di istituirne un piano di manutenzione in accordo con le indicazioni del fabbricante/fornitore. Sarebbe opportuno che il PRSES fosse sempre presente nel luogo di lavoro per garantire interventi efficienti in caso di necessità.
  • provvedere alla informazione, formazione e addestramento specifici degli operatori di magazzino.
  • incaricare un esperto validatore per effettuare ispezioni con frequenza stabilita sulla base della valutazione dei rischi (almeno una volta l’anno), affiancato dal PRSES secondo le prescrizioni della UNI EN 15635, per verificare le condizioni di sicurezza della scaffalatura e in particolare la presenza di eventuali danni.

LA FIGURA DEL PRSES

Il PRSES è quella figura incaricata dal Datore di Lavoro come responsabile per la sicurezza delle scaffalature, che ha il compito di:

  • effettuare ispezioni periodiche pianificate.
  • registrare le segnalazioni ricevute nel registro dei controlli (o libretto della scaffalatura).
  • verificare la gravità della anomalia e richiedere se necessario l’intervento di eliminazione dell’anomalia facendo intervenire il fornitore o l’installatore o, se previsto dal manuale di istruzioni, il manutentore aziendale.

Quando il datore di lavoro ritiene necessario modificare la disposizione della scaffalatura o dei livelli di carico, in accordo con il PRSES, coinvolge il fornitore per avere conferma di fattibilità e ricevere la documentazione aggiornata della scaffalatura e l’installatore per eseguire l’intervento di modifica che dovrà essere registrato e documentato.

LEGISLAZIONE

Dal punto di vista legislativo non esiste un riferimento esplicito per le scaffalature porta pallet da impiegare nei luoghi di lavoro.

Trova comunque applicazione il d.lgs. 81/08 e s.m.i. che si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio, in particolare, il Titolo I e il Titolo II per quel che riguarda le disposizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Attualmente, sono in vigore alcune norme tecniche che riguardano le scaffalature porta pallet, per la progettazione e per l’utilizzo. Seppur non cogenti, esse rappresentano i riferimenti tecnici nazionali e internazionali per la progettazione e la fabbricazione di scaffalature metalliche considerate sicure.

NORME TECNICHE DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE E FUNZIONALE DELLE SCAFFALATURE

  • UNI EN 15512:2022 Sistemi di stoccaggio statici in acciaio – Scaffalature porta pallet regolabili – Principi per la progettazione strutturale.
  • UNI EN 16681:2016 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature porta pallet – Principi per la progettazione sismica.
  • UNI EN 15620:2021 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature porta pallet – Tolleranze, deformazioni e interspazi.
  • UNI EN 15629:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Specifiche dell’attrezzatura di immagazzinaggio.
  • UNI 11262:2017: Scaffalature metalliche – Scaffalature commerciali di acciaio – Requisiti, metodi di calcolo e prove, fornitura, uso e manutenzione.
  • UNI EN 15878:2010 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Termini e definizioni
  • UNI 11575:2015 Scaffalature metalliche – Progettazione delle scaffalature drive in e drive through per lo stoccaggio statico di pallet
  • UNI 11598:2015 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature Cantilever – Principi per la progettazione strutturale.
  • UNI EN 15095:2009 Scaffalature e ripiani mobili automatici, magazzini automatici a piani rotanti, magazzini automatici verticali – Requisiti di sicurezza. (rif. DM2006/42/CE armonizzata tipo C)

NORME TECNICHE PER IL CORRETTO UTILIZZO E LA MANUTENZIONE DELLE SCAFFALATURE

  • UNI EN 15635:2009 – Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio.
  • UNI 11636:2023 – Scaffalature industriali metalliche – Validazione delle attrezzature di immagazzinamento.
  • UNI 11731:2018 – Scaffalature statiche di acciaio – Requisiti per il trattamento dei componenti danneggiati.

Si riporta di seguito la guida tecnica completa pubblicata da INAIL:

Scaffalature porta pallet. Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione – INAIL: Scaffalature porta pallet. Guida tecnica INAIL per la scelta, l’uso e la manutenzione
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