Cos’è la consulenza ADR
La consulenza ADR aiuta le imprese a gestire il trasporto di merci pericolose e rifiuti speciali, secondo l’articolo 11 c.2 D.lgs 35/2010.
L’acronimo deriva dal francese e fa riferimento allo Accord europeen relatif au transport international des merchandises dangereuses per rout, ovvero l’accordo riguardante il trasporto su strada delle merci a rischio: si tratta di un accordo europeo che obbliga quindi le aziende operative sul territorio continentale a rispettare norme specifiche.
A cosa serve la consulenza ADR
La consulenza ADR serve essenzialmente a classificare le merci, le sostanze, rifiuti e le miscele pericolose trattate dall’azienda, in riferimento al trasporto su strada, così da avere veicoli e cisterne adeguate, con documenti di viaggio studiati per rispondere a tutte le specifiche.
Inoltre, la consulenza ADR specifica prove e procedure per la classificazione delle singole sostanze pericolose, le condizioni di imballaggio e le caratteristiche degli imballi stessi.
Perché nominare un consulente ADR
Da quanto appena scritto, è evidente l’importanza del nominare un consulente ADR, ovvero una figura specializzata e dedicata a questi aspetti, contemplata dalla legislazione italiana a partire dal 2000, attraverso il D.Lgs 40. Non solo il consulente svolge per l’azienda attività fondamentali per garantire la corretta gestione di sostanze pericolose e rifiuti speciali, ma suggerisce anche percorsi evolutivi, così da prevenire criticità e garantire la massima efficienza nelle delicate fasi logistiche e di trasporto.
Quando è obbligatorio un consulente ADR
La legge prevede come obbligatoria la presenza di un consulente ADR per tutte le seguenti attività: spedizione, trasporto, imballaggio, logistica – carico e scarico e rifornimento. Tutte le altre aziende non sono di per sé obbligate a dotarsi di una figura simile, che comunque potrebbe utilissima a curare al meglio aspetti delicati anche per moltissime realtà produttive.
