Candidate List: aggiornamento del 05/11/2025

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha aggiornato la Candidate List in data 25/06/2025 e 05/11/2025, aggiungendo complessivamente alla lista 4 nuove sostanze.

La Candidate List, riportata in Allegato XIV del Regolamento 1907/2006 (REACH), è l’elenco delle sostanze individuate come estremamente preoccupanti (SVHC), che possono danneggiare l’ambiente o la salute umana. Con il nuovo aggiornamento la lista contiene ora 251 sostanze SVHC.

La lista completa è disponibile al link: https://echa.europa.eu/it/candidate-list-table

Le 4 nuove sostanze aggiunte sono riportate nella tabella sottostante:

Nome della sostanzaNumero CENumero CASData inserimentoMotivo inclusioneEsempi utilizzo
1,1′-(ethane-1,2-diyl)bis[pentabromobenzene] (DBDPE)284-366-984852-53-905/11/25Molto persistente, molto bioaccumulativo, vPvB (Articolo 57e)Ritardante di fiamma in vari settori
Reactive Brown 51466-490-725/06/25Tossico per la riproduzione (Articolo 57c)Prodotti per il trattamento tessile e coloranti
Decamethyltetrasiloxane205-491-7141-62-825/06/25Molto persistente, molto bioaccumulativo, vPvB (Articolo 57e)Cosmetici, prodotti per la cura della persona, lubrificanti, grassi e prodotti per la cura dell’auto
1,1,1,3,5,5,5-heptamethyl-3-[(trimethylsilyl)oxy]trisiloxane241-867-717928-28-825/06/25Molto persistente, molto bioaccumulativo, vPvB (Articolo 57e)Rreagente di laboratorio, nella produzione di cosmetici e prodotti per la cura della persona, profumi e fragranze

Obblighi di comunicazione:

Ai sensi del regolamento REACH, tutte le aziende che immettono sul mercato articoli contenenti una o più sostanze SVHC in concentrazione maggiore di 0,1% (peso su peso), sono tenute a comunicare ai propri clienti informazioni relative alle sostanze presenti.

A partire dal 5 gennaio 2001, tale obbligo di comunicazione si assolve mediante la pubblicazione sul portale ECHA di una Notifica SCIP. La notifica deve essere presentata entro 6 mesi dall’inserimento della sostanza SVHC nella Candidate List.

REACH è l’acronimo utilizzato per riferirsi al Regolamento UE 1907/2006, in vigore dal 2008, che si occupa di identificare, valutare e autorizzare tutte le sostanze chimiche che circolano sul mercato UE, sia come sostanze pure che inserite in preparati o manufatti veri e propri.

Il provvedimento fissa adempimenti che ricadono su diverse categorie di soggetti obbligati: produttori di sostanze, utilizzatori a valle, produttori di articoli, importatori, ecc. Per gli “utilizzatori a valle” si applicano i seguenti obblighi:

Obbligo di informazione dei clienti e dei consumatori ai sensi del REACH:

  • I fornitori di articoli operanti nell’Unione Europea (UE) e nello Spazio Economico Europeo (SEE) sono tenuti a mettere a disposizione dei clienti informazioni sufficienti a consentire l’uso sicuro di tali articoli qualora questi contengano sostanze incluse nell’elenco di sostanze candidate (SVHC) in concentrazioni superiori allo 0,1 % in peso/peso.
  • Tali informazioni devono essere rese disponibili entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta del Cliente.

Obbligo notifica SCIP (in vigore dal 05/01/2021):

  • I fornitori dell’UE di articoli che contengono sostanze incluse nell’elenco di sostanze candidate (SVHC) in una concentrazione superiore a 0,1 % peso/peso hanno l’obbligo di trasmettere informazioni sui suddetti articoli all’ECHA al momento dell’immissione sul mercato dell’UE.
  • Le informazioni saranno pubblicate nella banca dati SCIP istituita ai sensi della direttiva quadro sui rifiuti. In questo modo si garantisce che le informazioni sugli articoli contenenti SVHC siano disponibili a gestori di rifiuti e consumatori.

Sanzioni:

L’obbligo di comunicazione è sancito dall’art. 33 par. 1 del Regolamento n. 1907/2006.

Il mancato rispetto di tale obbligo è sanzionato dall’art. 10 del Decreto legislativo 14 settembre 2009, n. 133, il quale stabilisce al comma 6 che:

“Salvo che il fatto costituisca reato, il fornitore di un articolo che non ottempera agli obblighi di cui all’articolo 33 del regolamento, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro.”

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